La relazione tra ortodonzia e parodontologia è cruciale per il trattamento efficace dei pazienti con patologie parodontali. La crescente richiesta di terapia ortodontica da parte di pazienti adulti, spesso affetti da parodontite, impone un approccio interdisciplinare per ottimizzare i risultati funzionali ed estetici. La parodontite, una condizione progressiva che coinvolge i tessuti di supporto dentale, può essere classificata in quattro stadi di gravità, da lieve a avanzata, con diverse implicazioni cliniche e terapeutiche.
Gli obiettivi principali nel trattamento ortodontico di questi pazienti includono principalmente il ripristino della funzione masticatoria e, ove possibile, anche il miglioramento dell’estetica, ovviamente nell’assoluto rispetto del mantenimento della stabilità parodontale e la prevenzione delle recidive. La selezione degli apparecchi ortodontici deve considerare sia le caratteristiche biologiche dei tessuti sia i fattori meccanici legati al movimento dentale. Le forze ortodontiche leggere e continue sono preferibili per minimizzare i rischi di riassorbimento osseo e recessione gengivale.
La tempistica per l’inizio della terapia ortodontica dopo interventi parodontali varia a seconda delle procedure eseguite: può essere immediata per la chirurgia resettiva o ritardata fino a un anno dopo la rigenerazione parodontale. L’uso di ancoraggi scheletrici, come le mini-viti, può migliorare la gestione biomeccanica nei pazienti con ridotta stabilità parodontale.
Un monitoraggio rigoroso, che includa controlli periodici dell’indice di sanguinamento e della placca, è fondamentale per individuare tempestivamente eventuali riattivazioni della malattia parodontale. Gli studi dimostrano che i pazienti aderenti a protocolli di mantenimento periodico presentano un numero significativamente inferiore di siti attivi e migliori risultati ortodontici rispetto ai non aderenti.
In sintesi, il trattamento ortodontico nei pazienti parodontali richiede un’attenta pianificazione interdisciplinare, un approccio personalizzato e un costante monitoraggio per garantire risultati ottimali e la salute a lungo termine dei tessuti di supporto dentale.
Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università di Napoli Federico II. Specializzato in Ortognatodonzia presso l’Università di Napoli Federico II. Coordinatore del Corso di
Perfezionamento in “Tecnica Bioprogressiva” del Prof. R. Martina, presso l’Università di Napoli Federico II. Professore a Contratto presso la Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia Università di Napoli Federico II da 1994 a 1996. Docente all’International Short-Term programme, School of Dentistry, University of Aarhus da 2008 a 2011. Direttore scientifico Master Universitario di II livello “Gestione Clinica dei casi ortodontici complessi” Università di Torino AA 2015/2016. Docente Athenea Dental Institute di Barcellona e di Rzeszow. Presidente eletto dal 2016 al 2018 della Società Italiana di Biomeccanica ed Ortodonzia Segmentata (S.I.B.O.S.). Autore di articoli e relatore nazionale ed internazionale. Ortodontista con attività libero professionale a Napoli e Salerno.
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